mercoledì 6 giugno 2007

Mi piacerebbe fare il catalogo come un sistema planetario con otto centri con forze attrattive e gravitazionali variabili.

Oggi con Viola prima e con Fiorenza poi sono saltati fuori (sono emersi, sono scaturiti, sono stati sottolineati, sono stati considerati, sono stati messi sotto il riflettore, messi in luce, si sono dibattuti… potrei andare avanti per molte righe) alcuni concetti sui quali non avevo riflettuto con chiarezza.

Quello che si fa per vendere (sostenete gli artisti, non lasciate che vengano respinti quando fanno richieste di finanziamento in banca: non fa bene al loro amor proprio, eppoi è una cosa brutta);
quello che si fa per costruire delle istallazioni (che non ti compreranno neanche a morire);
le immagini che galleggiano nel vuoto e la forma dei loro contenitori;
lo spazio che sostiene e attorno al quale si adagiano le immagini;
i contenitori di immagini che attraggono e quelli che respingono;
due lavori con due gesti: aggiungere e cancellare (notare la differenza tra togliere e cancellare);
del raccontare e del comporre e dei modi per quadrare il cerchio servendosi di corde e compasso (figurine e spazi astratti, Dioniso ed Apollo);
pensare e classificare;
Bach, Goedel, Escher un’eterna ghirlanda brillante.

È stato citato molto altro che la memoria non ha trattenuto con la stessa necessità.

Relatore unico: Piè Veloce Achille.




Fiorenza Pancino. "J' adore les papillons mais pas les collectiones". Istallazione. Ceramica. 2006

lunedì 4 giugno 2007

Non si finisce mai di imparare.

Ho fatto un po’ di lavoro per il catalogo. Sono riuscito a domare qualche funzione sul testo (tempo di ricerca e di comprensione dell’help: venti minuti), ho capito che dovevo volare basso (nessun elemento grafico che non sia la disposizione dei caratteri), ho cominciato a cercare di capire cosa fare delle immagini in mio possesso. Preso da sconforto e dal desiderio di fare lavori più socialmente utili tipo il broker o il calderaio, sono andato a lezione da Roberto. Mi ha passato diverse cose e fatto un corso rapido sul cosa fare e perché. Il giorno che dovessi ripagarlo bisognerebbe fare un assegno in bianco. Ho visto Fiorenza che mi ha convinto della necessità di passare sotto le forche caudine del giudizio del gruppo. Più dei lamenti temo i consigli. Viola: mi servono le tue schede. Se tutto va bene verso la fine della settimana finisco il lavoro. Intanto vi propongo la copertina. Se non vi piace vi prometto che ci penserò. Se non avete da fare cose urgenti andate a vedere la mostra di Modigliana, ho visto il catalogo, sembra molto buona, partecipano anche Fiorenza e Nero. Addio.

martedì 29 maggio 2007

Eppur si muove.

Più interessante delle scelte sulle immagini, che GRM ha fatto da un portatile che procedeva per sincopi e contrappunti, le chiacchiere al bar. Tre caffé (due decaffeinati), nove pasticcini, una sigaretta fumata a metà. Un cane chiamato dolore, si ferma dove vuole, ti lecca quando non lo chiami. Quattro immagini per ognuno, Gian Ruggero: attraverso quali percorsi mentali hai deciso questo si, questo no, questo forse? Domani preparo i files, comincio a cercare la griglia nella quale inserirli. Magari provo anche qualche soluzione grafica. Ragazzi: molti dei vostri lavori mi hanno stupito. All’improvviso quaranta veicoli hanno circondato l’edificio, le risorse aggiuntive ci sono, tutto è bene quel che finisce bene.

Il concertatore.



Paola Bandini. Istallazione. Ceramica. 2006.

lunedì 28 maggio 2007

Come siamo combinati?

Espressione di probabile origine dialettale per domandarsi quale sia lo stato delle cose. Cum a sin cumbined? direbbero i miei genitori (immagino che la grafia sia completamente errata). Domani, martedì 29 maggio, vedrò GRM nella bottega di Fiorenza. All’appello manca solo il materiale fotografico del signor Neretti, i santi lo abbiano in gloria. Nella speranza che le cose procedano, vogliate gradire una nuova immagine tratta dall’archivio sonoro di anar.C.ORD. See you soon.

Redatto dal piccolo, esangue scrivano romagnolo, sempre di vedetta.




Martha Pachon. “MARACAS”, ceramica, particolare. 2006

mercoledì 23 maggio 2007

Alle armi.

Dopo lungo penare è giunto il tempo della riscossa. Alle armi, miei prodi, balzate come un sol uomo, mettete assieme immagini e coraggio, masterizzate e consegnate, che il Conduttore Unico deve riflettere, considerare, selezionare, valutare cosa e cosa non pubblicare su carta. Il giorno è giunto al termine, è tempo di migrare verso lidi tipografici. Scadenza giovedì 23 Maggio. Nel frattempo è successo:
Fiorenza ed io siamo riusciti a portare i pezzi di Paola dal fotografo;
Viola ha inaugurato la sua mostra (applausi e fiori di pesco, grande mostra), presenti Fiorenza, Martha, Nero ed io;
Fiorenza e Nero hanno allestito, inaugurato e smontato una mostra (con video cimiteriale) a Lugo: un bel colpo;
Andrea ha fatto fotografare i suoi tranelli domestici;
io continuo a non trovare lavoro e a vivere di carità privata (la mia morosa mi mantiene);
Paola ha comprato carta e matite per arricchire il suo repertorio (Paola, come stai, leggi mai quello che la vodka mi suggerisce?);
GRM sta considerando di ritirarsi a vita privata (immagino) e non abbiamo più sue notizie dall’ultimo ritiro in cenobio.
Altre considerazioni. E se facessimo la mostra a Faenza nel Museo Carlo Zauli? Pro e contro, Matteo Zauli ci prenderà? Come cavoli allestiremo? Chi paga il bouffet? GRM dice che non ci sono problemi: lui ha delle ascendenze o delle aderenze o delle concomitanze con il Direttore del MCZ. Posteri: che aspettate a sentenziare?




Nero (Alessandro Neretti). Capovolgimento delle parti Ovvero Quando 1 viso mi da 1 vaso. 5m x 2m. Vasi torniti e plasticati. 2006. Premio “Monica Biserni”. 55° Premio Faenza riservato ai giovani artisti – Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea:

giovedì 3 maggio 2007

La questione del nome.

(musica di fondo: Bach, L’Arte della Fuga interpretata da Ramin Bahrami, edizioni Decca)

Già da qualche tempo Nero e Fiorenza si dicono stanchi e sconsolati della sigla primigenia: anar.C.ORD. Maggiore entusiasmo trovavano in altre proposte:
SEI CUORI FUORI
SEI FUORI (?)
Anche Andrea non pare felice del primo marchio e via e.mail elenca le seguenti ulteriori possibilità:
SEI DI CUORI
SEI IN GRUPPO
SEI IN MOSTRA
SEI DI NOI
FRA DI NOI
NOI
CATARSI ARMONICA (scritto da GRM al inizio del viaggio)
Dichiara inoltre che SEI FUORI trova il suo consenso.

Il mio valore di copywriter rasenta il grado 10 della scala Kelvin. Siccome non ho fatto gli studi classici mi vengono in mente cose del tipo:
SEI PORTE DI UN LABIRINTO
UN OGGETTO A SEI PUNTE
SEI GRADI DI SEPARAZIONE
ESAFONIA
IL SETTIMO GIORNO SI RIPOSÒ
CONCERTO PER VIOLINO A SEI CORDE

Pavido lettore (mio fratello, mio simile) attratto dalle sirene della Rete, contribuisci all’entropia: suggerisci un titolo per la mostra. Ti prometto che lo leggerò alla prossima riunione. Non vincerai nulla, ma avrai la soddisfazione di sapere che sei (più una) persone si accapiglieranno sulla tua proposta.



Mirco Denicolò. "Faccina", Ceramica, diametro cm. 25. 2007

lunedì 30 aprile 2007

Verbale del 30 aprile 2007

Sollecitato dalla voce flautata di Fiorenza Pancino (non è ironico: quando mi telefona ha sempre una voce gentile), mi rendo conto che ho dimenticato la riunione di questa sera: pensavo fosse tra due giorni. Trafelante abbandono una cena casalinga in cui i temi di discussione stavano passando dalla filosofia presocratica al comportamento dei gatti: la bottiglia di wodka era diminuita di un quarto, i miei bicchieri da liquore sono molto capienti. Dal tavolo di casa a quello del locale prescelto, in senso orario presenti: Andrea, Viola, Gian Ruggero, lo scrivente, Fiorenza e Nero. Martha arriva tra un po’. Cazzeggio e mottetti, burle e ciarle. Vengono introdotti, in ordine sparso, i seguenti argomenti: grafica, preventivi, luoghi di esposizione certi ed incerti, titolo mostra, varie ed eventuali, birre, caffé e dolci. In quale oggetto troviam maggior diletto: se nell’affrontare la disposizione del discorso mettendo l’accento sul proprio animo e la gioia di vivere o nell’assoggettarsi ad un bene comune a guisa di conduzione e cornice? Il consesso degli artisti volge lo sguardo ai curatori di schede e progetti che, con lungimiranza, confortano gli animi assicurando con forza che nell’Unità risiede il valore che non crolla, nella Coesione il motore dell’avvenire, nell’Identità Comune il cemento della casa futura. Quindi poche palle, passiamo al sodo: sono necessarie 8 – 10 foto per ciascuno (300x300 dpi) tra le quali sceglierò: tempo di consegna 15-20 giorni. Per Paola si spalleggeranno Fiorenza e Mirco; le schede arriveranno dopo la mostra sugli ex-voto di Solarolo; nessun logo di gallerie presenti o future. Per i preventivi solo roba scritta. Ci sarebbero altri sottotesti da riportare: i caffé non hanno, come si può immaginare, attenuato gli effetti della vodka. Alle ore 23.00 ognuno riprende la strada di casa, stanco, ma felice della bella riunione.



Paola Bandini. Ceramica, istallazione, 2006.

sabato 21 aprile 2007

Verbale della riunione del 19 aprile 2007

“Se io lavoro è perché non so che fare.” Le Orme.

Riunione di Giovedì 19 aprile, ore 15.00. Presenti: Pancino, Nero, Kotliarsky, Denicolò. Assenti giustificati Pachon e Bandini. Il Curatore è presente in spirito.

Emaldi Viola ha accettato di fare le schede. (Nell’immediato doporiunione quando, da me visitata per deposito opera una (1) per mostra ex-voto), manifesterà entusiasmo adesione al progetto. Commenti lusinghieri al riguardo del parente Curatore mostra.
Si prende atto delle specifiche tecniche di prodotto raccolte dal Denicolò riguardo il catalogo (vedi e.mail passata in data non mi ricordo quale), sulle quali Neretti e Kotliarsky raccoglieranno preventivi da tutte le tipografie del reame. Vengono ventilate le seguenti preferenze: ruotiamo il formato fino a che assuma la foggia di un album, mettersi li a disegnare copertine e poi incollarle e prima ancora andar a cercare il cartone è una palla, si intravedono costi occulti, io in quel periodo sono via a mietere il grano.
Punto terzo. Chi è che si prende la responsabilità della grafica? Dopo una serena e pacata discussione il redattore della presente si candida come Responsabile Unico a ricoprire il ruolo di Grafico. Mormorii e Brusii in sala. Con l’esperienza che gli è propria il Candidato propone un Brain storming per l’individuazione del concept dello stampato. Svolgimento del tema. Vengono individuati una serie di aggettivi, sostantivi e verbi che, in seconda analisi, risultano basati su contrapposizioni. Alla richiesta di approfondimenti il Neretti ricorda alla congrega le tecniche di insiemistica apprese durante i primi mesi di scuola elementare: gli insiemini. Nel rievocare dette tecniche egli traccia delle connessioni virtuali tra i partecipanti al Movimento Estetico. Durante lo svolgersi del confronto dialettico viene ventilata la necessità di cambiare il nome del progetto. Gli astanti fanno alcune proposte accolte con riluttanza dallo scrivente.
Vengono mostrati alcuni cataloghi preparati da Pachon riguardo alle sue preferenze in fatto di grafica.
Dopo alcune pause logistiche (debbo portare i pezzi nel forno in piazza, dov’è il bagno?) passano all’unanimità le seguenti mozioni:
1) Alessandro e Andrea si occuperanno delle richieste di preventivi;
2) Chi non l’ha fatto dovrà consegnare il proprio materiale iconografico a Emaldi Viola acciocché ella possa svolgere il suo compito;
3) Mirco presenterà alcune proposte di grafica per il catalogo che verranno votate dall’assemblea;
4) Le immagini delle opere che entreranno in catalogo verranno fotografato dallo stesso fotografo (Tassinari Raffaele);
5) Il Curatore (G.R.M.) esprimerà il proprio insindacabile giudizio sui contenuti iconografici dello stampato.
La riunione si conclude alle ore 17.00 con buona pace dei presenti e viene aggiornata a lunedì 30 aprile dell’anno corrente alle ore 21.00 nella sede della Cantina di Noè dove si potranno peraltro sorbire ottimi vini e distillati. Ognuno paga per sé.



Fiorenza Pancino "Sciame d'anime", Ceramica, Istallazione, 2006.

giovedì 5 aprile 2007

Andrea Veronica Kotliarsky



"Adesso mi tuffo", Carta pesta e ceramica, cm.47x93x13. 2005

lunedì 2 aprile 2007

Martha Pachon Rodriguez




Martha PAchon Rodriguez. “COFFEE CONTAINER”, Cm.40x30x42. Gres, ingobbi, oro. 2005.

domenica 1 aprile 2007

anar.C.CORD Il recupero del senso in arte. Di Gian Ruggero Manzoni

Primo stralcio.

“Anar.c.ord”… o, forse, “Amarcord” ? Quest’ultima è parola di felliniana memoria, in romagnolo significa “mi ricordo” (forse di quando gli artisti erano tali?), così come, sonoramente, “Anar.c.ord” può tirare in ballo l’anarchia o l’anarcotico, cioè il pensiero anarchico, quello più libero, quello più puro, quello votato all’amoroso rapporto con i propri simili e con la natura. Quello che ci conduce a un assoluto esistenziale.
Io penso che Anar.c.ord (neologismo coniato per questa nostra occasione) contenga entrambi i significati che vi ho proposto, essendo l’unione di sei artisti di ‘cuore’ (Bandini, Denicolò, Kotliarsky, Neretti-Nero, Pancino, Pachon), operanti a Faenza, in Romagna, che hanno scelto la terracotta e altri materiali poveri, legati alla tradizione, per esprimersi, per dirsi in un mondo in cui il ‘senso’ dell’esistere e del porsi sta ricercando un suo futuro, non senza difficoltà enormi. Come rispondere, secondo loro, a tale alienazione? Affrontando il gesto creativo con la serenità di chi è consapevole del proprio bagaglio poetico e lo vive fino in fondo, senza camuffamenti, senza opportunismi, senza sfoggiare l’ego, quindi credendoci, spesso dando ‘gioco’ o ironia al proprio ottimismo di vita, oppure “mettendo il dito nella piaga”, allorquando necessita, nel pieno operare per l’altro al fine di giungere a una sorta di “catarsi armonica” (rivolta ad un’ovvia palingenesi-rinascita) che non coinvolga, unicamente, la sfera del proprio essere, ma l’intero.



Nero "Orco porco!Gigante ciccione assomigli a un bidone ovvero Un applauso al premio ''scusa più incredibile per rubare del petrolio”. cm. 223x80x60. Bidone, ferro, rame, argille refrattarie. Particolare.

giovedì 22 marzo 2007

Mirco Denicolò.


"Angelo", Ceramica invetriata. Cm. 30x40. 2003. Collezione privata